Video 
Coloriamo 
Eruzioni Liquide Fredde; il Meglio
 
Attraverso gli occhi di Leonardo che VEDONO come dono, abbiamo l’opportunità di VEDERE EVENTI a noi sconosciuti fino ad oggi,  immagini relative alla terra del Salento, perchè la sua ricerca si sviluppa attraverso lunghe passeggiate fatte in modo casuale, senza una meta precisa.
In questa sequenza di fotogrammi si può VEDERE il meglio di eruzioni-vomito che si manifestano periodicamente sul nostro pianeta Terra, senza che nessuno avesse mai preannunciato  il periodo storico in cui sarebbero accadute:  adesso,   attraverso gli strumenti scientifici di misurazione, potremmo approfondire e datare tali Eruzioni-Vomito.
In queste Eruzioni-Vomito troviamo imprigionati nella roccia, la nostra “Pietra Viva” e i nostri “Tufi”, animali vivi sia marini che terrestri, tra cui un Elefante, alberi di varia specie, che Leonardo ipotizza potessero essere pini alti a folta chioma, i nostri pini del Salento, ulivi e sequoie (perché ci fossero delle sequoie nel Salento vuol dire che oltre ai confini attuali, dovevano esserci delle vette molto alte in modo tale da generare un riciclo di acqua enorme come nelle foreste pluviali).  Inoltre  su alcune superfici sono state trovate da Leonardo impronte di animali a zoccolo spaccato e addirittura dell’uomo: tutto questo è completamente ignorato dalla  GEOLOGIA che studia il Salento, oppure per meglio dire, quella scienza non vuole interessarsene. Una cosa è certa,  che mai  prima di Leonardo si è parlato di questi EVENTI sul territorio del Salento e tanto meno mai nessuno si è fatto avanti per prendere visione di  tali reperti! Forse chiedere è umiliante  e questo non riguarda solo la mia terra,  bensì  il Mondo intero,  dal momento che il risultato delle mie ricerche è stato comunicato non solo alle più importanti testate giornalistiche mondiali, ma anche  ai più noti e meno noti  esperti  in materia di GEOLOGIA!
Eruzioni – Vomito: come si manifestano:
Esattamente come avviene negli esseri umani quando mangiano in modo esagerato e solo attraverso il vomito  la pancia riesce a liberarsi del volume in eccesso, ritornando allo stato naturale. Lo stesso fenomeno si manifesta  nella ‘pancia’ della Terra:  il Nucleo bollente è contenuto dalla crosta terrestre,  che  è soggetta ad erosione per via dell’alta temperatura  che riduce la roccia dallo stato solido allo stato liquido; man mano che la ‘pancia’  si riempie di roccia allo stato liquido, l’interno della crosta terrestre  si trasforma aprendo dei varchi fino al fondale marino, attraverso i quali si infiltra una enormità d’acqua che, a contatto con il Magma della roccia allo stato liquido e l’alta temperatura del Nucleo bollente, genera una inimmaginabile esplosione, portando in superficie la roccia allo stato liquido, la quale man mano che  sale dai fondali marini, trascina con sè tutto quello che incontra, pesci, polipi, crostacei e così via, ma non solo, perde calore fino ad essere una Eruzione liquida fredda che, dove si adagia avvolge tutto inglobandolo e trasformandolo a seconda della sua caratteristica.
Conclusione finale:
Questa teoria, per quanto fantasiosa possa sembrare, rappresenta il reale cammino della nostra Amata Terra, che a causa di queste tremende esplosioni, porta da un lato alla sparizione di alcuni territori come Atlantide, e dall’altro all’innalzamento di altri, sia per le spinte laterali dell’esplosione stessa, sia per strati di accumulo. E qui  ci troviamo davanti ad un altro fenomeno:  l’enorme quantità di acqua che improvvisamente si viene a trovare a contatto con il nucleo bollente, oltre che generare l’esplosione, raffredda notevolmente il nucleo, che non trasmette più calore alle rocce che lo racchiudono e pian piano  inizia una nuova era glaciale.
Tutto questo si ripete nel corso dei secoli e dei millenni e tutto ciò che Leonardo ha scritto lo ha ricevuto come dono,  non avendo egli nè  studiato  né fatto ricerche di alcun tipo:  Leonardo ha scritto con la voce del  Cuore.  Oggi 29 febbraio 2012 ore 22,09 un caro saluto da Leonardo.
Eruzioni Il Meglio
Vedereoltre di LEONARDO MARCO SEDILE