Eventi 
Una domanda se mi è permesso: “Quale altra persona ignorante, che non sappia nè leggere  nè scrivere, che non sia in grado di disegnare e di insegnare, riesce a fare tutto quello che ha fatto Leonardo, cioè Io, ottenendo anche un così alto numero di consensi?” Gli scettici risponderanno “Ai posteri l’ardua sentenza” prendendo in prestito le parole del poeta di qualche secolo fa, i credenti dovranno ammettere senza ombra di dubbio la presenza di una Guida Invisibile che lo aiuta e lavora per lui, e lui felice esegue.
LeonardosoloperAmore
Pochi sono a conoscenza che:
A differenza del numeratore conta lettori de “Il Galatino”, che in merito alla pubblicazione delle mie lettere, segna come visualizzazione scarso, secondo quanto mi viene riferito, il numeratore delle visualizzazioni del sito www.vedereoltre.it (l’autore è lo stesso delle lettere a “Il Galatino”), attraverso il conta visualizzazioni ufficiale di URLMETRICHE, al 31 dicembre 2013 è di 1.712.259 solo in Italia …………. figuriamoci nel mondo! E scusate tanto se è poco!
Eppure Leonardo serenamente vive nella sua gioia silenziosa, certo che questa sua vita terrena ha un limite, come quello di tutti gli uomini: se le barriere si possono abbattere, ed è stato dimostrato, anche i limiti si possono abbattere (vedi Formula Uno Automobilismo), cosi allo stesso modo si può superare perfino il limite della vita terrena Vedendo Oltre i propri limiti materiali ed osservando i confini a noi sconosciuti del Cosmo.
LeonardosoloperAmore
       Egregio Direttore,
Le invio un completamento delle mie ricerche che Lei gentilmente ha preso in considerazione,  pubblicando le mie precedenti sui seguenti numeri de “Il Galatino”: n° 8 del 29 aprile 2011; n° 13 del 15 luglio 2011; n° 16 del 14 ottobre 2011; n° 18 dell’ 11 novembre 2011.
                                                        ATLANTIDE
Platone parlava della scomparsa di Atlantide come di una storia vera, come se fosse stato un evento vissuto in prima persona, anche se si era manifestato ben 9200 anni prima.
Leonardo in data 14 ottobre 2011 sia sul sito proprio web www.vedereoltre.it che attraverso la stampa locale collocava l’avvenuta scomparsa di Atlantide esattamente nel  Mar Mediterraneo.
Quando Atlantide sprofondava nel  vortichio di acqua, pietre e fango,  sprofondava  anche il suo oro, che veniva macinato e ridotto in particelle: una parte di questo oro è stato depositato sulla terra del Salento che,  per costituzione geofisica, non possiede miniere d’oro.
Di questo evento Leonardo è certissimo, perché di quel terreno è stata fatta l’analisi chimica e fisica.
                                                      ORO nel SALENTO – ITALY
Il Salento geofisicamente non possiede miniere di nessun tipo, tranne il  Vento, il Sole e il Mare.
Per la geologia, la geofisica e l’ocenoanografia le origini del Salento sono dovute al distacco della terra Africa-Europa.
Leonardo già alcuni anni fa aveva avuto l’intuizione che tra Salento e Africa ci fosse un’altra terra: Atlantide.
                                                                                                                                   - Leonardo Marco Sedile-
 
Mai pubblicata Oggi 18 ottobre 2014.
in un incontro casuale, alla domanda sul perché  la mia ricerca non fosse stata ancora pubblicata, il Direttore Rossano Marra risponde: “Non te lo volevo dire, non merita, anche perchè parecchi lettori non apprezzano quello che scrivi, e sono stato invitato a non pubblicare più le tue lettere, e poi noi al giornale abbiamo i conta lettori, e i tuoi interventi sono i meno cliccati”. Risposi con molta calma: “Si dà il caso che una emittente televisiva qualche giorno fa ha trasmesso la mia ricerca collocata esattamente dove io l’ho collocata: scusa se è poco, visto che lì ci sono fior di Dottori, Ricercatori e studiosi di geologia, terremoti, ecc. ecc.” Fine del dialogo.
Nel programma Voyager in onda su RAI DUE, il giorno 11 agosto 2014 veniva trasmesso “Atlantide, la sua scomparsa”, dove la scomparsa  di Atlantide veniva collocata esattamente nel Mar Mediterraneo, cioè esattamente dove il sottoscritto l’aveva collocata. Leonardo in data 14 agosto 2014 pubblicava attraverso facebook su Voyager il seguente documento.
Caro Direttore, anche queste sono soddisfazioni……………………………!
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Rimuovi
Leonardo Marco Sedile Oggi 11 agosto 2014 la trasmissione ha portato gioia al mio cuore e alla mia mente. Circa un anno fa, in chiusura del programma Lei disse: "Siate pazzi,........ Io lo ero già". Oggi 11 agosto in chiusura Lei dice: "Anche una virgola ci può aiutare". Per me la mitica Atlantide era posizionata nel Mar Mediterraneo ed i suoi confini unificati con la terra del Salento, formando un unico territorio, sulle coste del Salento si sono depositate le particelle del suo ORO che si era polverizzato nella catastrofe. Invio l'ultima lettera inviata a "Il Galatino", il giorno 9 maggio 2014, ore 20,13 e mai pubblicata fino ad oggi. Buon lavoro e non sono pazzo. P.S. Per maggiori dettagli www.vedereoltre.it (Diluvio Disegni e tutte le pagine della index). Egregio Direttore,
Le invio un completamento delle mie ricerche che Lei gentilmente ha preso in considerazione, pubblicando le mie precedenti sui seguenti numeri de “Il Galatino”: n° 8 del 29 aprile 2011; n° 13 del 15 luglio 2011; n° 16 del 14 ottobre 2011; n° 18 dell’ 11 novembre 2011.
ATLANTIDE
Platone parlava della scomparsa di Atlantide come di una storia vera, come se fosse stato un evento vissuto in prima persona, anche se si era manifestato ben 9200 anni prima.
Leonardo in data 14 ottobre 2011 sia sul sito proprio web www.vedereoltre.it che attraverso la stampa locale collocava l’avvenuta scomparsa di Atlantide esattamente nel Mar Mediterraneo.
Quando Atlantide sprofondava nel vortichio di acqua, pietre e fango, sprofondava anche il suo oro, che veniva macinato e ridotto in particelle: una parte di questo oro è stato depositato sulla terra del Salento che, per costituzione geofisica, non possiede miniere d’oro.
Di questo evento Leonardo è certissimo, perché di quel terreno è stata fatta l’analisi chimica e fisica.
ORO nel SALENTO – ITALY
Il Salento geofisicamente non possiede miniere di nessun tipo, tranne il Vento, il Sole e il Mare.
Per la geologia, la geofisica e l’ocenoanografia le origini del Salento sono dovute al distacco della terra Africa-Europa.
Leonardo già alcuni anni fa aveva avuto l’intuizione che tra Salento e Africa ci fosse un’altra terra: Atlantide.
-Leonardo Marco Sedile-
14 agosto alle ore 12.23 • Modificato • Mi piace
 
Pubblicata su: Voyager il 14 agosto
        La storia degli uomini è piena di geni incompresi: parte quarta
Caro Direttore,  dopo l’aspetto filosofico sia nel VEDERE che nel manifestare la reale Realtà, passiamo ad evidenziare un’altra tipologia dell’azione dell’uomo dettata dall’istinto controllato o non controllato dallo stesso uomo. (Premetto che il mio non è un giudicare o dare colpe che non esistono,  il mio è solo il VEDERE e capire perché un’azione viene fatta ed un’altra no!).
In data 11 giugno 2011 Le ho inviato insieme alla lettera “La storia degli uomini è piena di geni incompresi: parte seconda”,  che Lei gentilmente ha pubblicato in data 15 luglio 2011,  l’immagine dell’impronta del piede di un uomo vissuto circa trentacinque milioni di anni fa: perchè la lettera è stata pubblicata,  mentre l’immagine dell’impronta del piede dell’uomo no?  Aprendo un dialogo-dibattito non c’è un perché,  è stata fatta è cosi rimane tale azione fino a quando l’uomo non deciderà di riVEDERE sé stesso.
Tutto questo accade anche sul palcoscenico della vita quotidiana  per quanto riguarda la scienza,  che prima afferma con tutta sè stessa delle teorie,  confermate da prove di laboratorio,   (in laboratorio la stessa ricerca fatta in forma opposta ci dà un risultato reale ma OPPOSTO) e poi puntualmente ritratta tutto dicendo al mondo intero che si è sbagliata, (non per errore ma perché la tecnologia le ha fornito strumenti più avanzati e più sofisticati): che grande spreco di tempo e denaro,  per poi scoprire che era tutto vincolato alla tecnologia del momento e non alla reale capacità di VEDERE! Si parla spesso di umiltà,  ma quella di ascoltare le altrui teorie dov’è finita, ammesso che ci sia mai  stata?  Qualcuno a scuola mi ha insegnato che la persona più intelligente  dovrebbe sapere ascoltare e capire quella meno intelligente,  altrimenti non è in grado di insegnare,  ma solo di imporre la propria conoscenza, in questo caso limitata alla tecnologia, ma questo non succede nella nostra società perché davanti all’evoluzione spontanea come dono,  è meglio non VEDERE.  Facendo una ricerca approfondita su alcuni siti Internet, quali   “Impronta dell’uomo di 500 milioni di anni”, “E’ proprio lo scimmione a dirci che i neodarwinisti hanno torto”, “ed altri”, si può prendere visione del lavoro di studiosi noti ed importanti, i quali hanno scritto e testimoniato con immagini  analizzate in laboratorio riguardo all’esistenza di  impronte di sandali fossilizzati circa 500 milioni di anni fa,  eppure come Lei dice: “Nè la Scienza, nè la Filosofia nè tantomeno la Fede affermano ciò”. Perché?  All’interrogativo  Lei non può rispondere, caro Direttore, ma semplicemente prenderne  atto.  Il Mondo è pieno di scienziati che impongono le loro idee con affermazioni, ma è altrettanto pieno di persone che affermano di parlare per amore che gli nasce da dentro, senza però  imporre nulla, lasciando solo  la libertà di accettare o meno le proprie teorie.
DANTE, canto XXIV  del Purgatorio versi  52/53/54/:
 
“E io a lui: "I’ mi son un che, quando
Amor mi spira, noto, e a quel modo
ch’e’ ditta dentro vo significando".
 
San PAOLO, (Gal. 2,20):
 
“Io vivo, ma non sono più io che vivo, è Cristo che vive in me”
 
Quando riusciremo a mettere in pratica queste parole di san Paolo, allora potremo dire di aver fatto grandi passi sulla via della Santità.
Con Dante Alighieri e con san Paolo, non VEDIAMO forse l’esaltazione del singolo nel CREATORE? Questa mia ricerca dettata dalle Sue parole,  caro Direttore,  rafforza l’esistenza del CREATORE in me,  che parlo per Amore e non da persona istintiva quale sono stato fino al momento in cui il SIGNORE non ha albeggiato in me;  di questa mia metamorfosi sono testimoni tutti coloro che mi conoscevano sia prima che dopo. Avevo  scritto ed affermato tutto questo nel sito web  www.vedereoltre.it  nella parte iniziale “INTRODUZIONE Diluvio Universale Una Realtà Vera” e nella sezione “Tufi”dove troviamo gusci di lumache sporchi di immondizie.                      
La scienza afferma che non è dimostrabile l’esistenza di DIO, ma neanche la sua  inesistenza:  allora perché tutte le sue ricerche sono rivolte alla vita Eterna, se DIO  E’ LA VITA ETERNA?  Una affermazione però si può fare, cioè che il Creato è stato creato, “ ESISTE” e noi per tale azione esistiamo.  
I Neutrini di cui in questi giorni tanto si parla,  forse non esistevano già in natura? Erano essi che si nascondevano oppure eravamo noi che non li VEDEVAMO? (bella domanda!). Antoine Lavoisier diceva che   “nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”:  allora anche i Neutrini esistevano, l’azione e l’occhio potente della tecnologia ci ha dato la possibilità di conoscerli e VEDERLI!  Forse la tecnologia un giorno ci dirà:  “Ecco questo è DIO!”e  allora noi crederemo.
Ringraziando Lei per il tempo e lo spazio che mi regala e tutti coloro che leggeranno questa pagina,   a prescindere dal condividerla o meno,  concludo dicendo che più che  VEDERE basta ACCETTARE chi è diverso da noi e non ha bisogno di studiare,  altrimenti non sarebbe  un DONO e DIO non sarebbe DIO.
                Leonardo Marco Sedile                     leonardosedile@vedereoltre.it
        Via lago d’Iseo 17 Galatina (LE)               Cell. 333/6027822          
 
                                      **** Il Direttore risponde ****
Egregio sig. Sedile,
Le confermo la mia ignoranza in materia, però pubblico ugualmente la lettera nella speranza che qualcuno intrattenga con Lei un dialogo, magari direttamente utilizzando la Sua casella di posta pubblicata in calce alla lettera.
La saluto cordialmente.                                                                                      r.m.
                            La storia degli uomini è piena di geni incompresi: parte terza.
Buongiorno Direttore,
se me lo consente vorrei continuare il dialogo con Lei,   con i lettori de “il Galatino” e con coloro che si sentono parte integrante del Mondo e volessero partecipare.  Apro questa mia lettera con alcune considerazioni:
1)se tutto fosse di facile lettura, non ci sarebbe bisogno dell’Illuminazione Divina , perché tutto sarebbe di nostra conoscenza e tutti vivremmo un’altra condizione sociale;
2)visto che esistono persone con dei doni particolari, concessi dal CREATORE  che li distribuisce gratuitamente a coloro i quali Egli ritiene siano benevolmente preposti ad accettare tali doni, io in prima persona  Vi trasmetto la mia gioiosa testimonianza di aver ricevuto uno di questi doni, ossia quello di Vedere Oltre quello che è l’aspetto “normale” delle cose;
3)noi siamo un popolo di fede e non una fede singola, siamo un insieme di fedi, basti pensare agli OTTOCENTO MARTIRI di Otranto che per fede vennero sterminati.
Ebbene,  pur vivendo questa fede continuiamo a chiederci dove sta il SIGNORE:  Gesù Cristo dice ai suoi Apostoli  (di ogni razza e di ogni tempo)  “Ora i vostri occhi possono vedere e le vostre orecchie ascoltare, agli altri solo parabole”.  Se DIO è DIO, che senso avrebbe questa frase inserita nel contesto che tutti Vedono? Ed ecco che si ritorna al punto iniziale, dove la fine è l’inizio di una nuova Era o Dimensione a noi sconosciuta.
Platone, il grande e mitico Platone, solo perché volle “Vedere”, anch’Egli venne preso per pazzo.  Nel 421 A.C. infatti,  in una discussione a cui presero parte Socrate, Timoteo, Ermocrate e Crizia,  Platone volle “Vedere” l’avvenuta scomparsa di Atlantide in un giorno e in una notte nel 9600 A.C.: una differenza di ben 9200 anni, senza internet, filmati, registrazioni e tutto quello che la moderna tecnologia ci offre, ma solo con il tramandarsi delle parole e di qualche raro manoscritto. Eppure in Lui la convinzione era tanta e tale che oggi essa è oggetto di studio, utilizzando le più sofisticate strumentazioni per definire il luogo esatto dello sprofondamento di Atlantide.
Come altri hanno scritto, cosi anche secondo Platone, al di là delle colonne d’Ercole c’era una potente nazione: per alcuni le colonne d’Ercole sono collocate nell’Oceano oltre lo stretto di Gilbilterra, per altri,  tra i quali io sottoscritto , sono collocate nel canale di Sicilia.
Caro direttore, nel sito web www.vedereoltre.it  Leonardo afferma che come in tutte le alluvioni, quando l’azione cessa e le acque si ritirano rimane del fango che, seccandosi là dove non viene calpestato,  con il passare degli anni si solidifica, cosi è avvenuto nel DILUVIO UNIVERSALE, il cui fango compressato dalle tonnellate di acqua, ha dato origine alla nostra pietra Leccese, ossia la roccia Marnosa. (Anche qui potremmo “Vedere” l’illuminazione “DIVINA”  nella persona dello scienziato-geologo che l’ha così denominata, perché in tante altre parti del Mondo si estrae tale roccia, ma nel Mondo è conosciuta come pietra Leccese, visto che il CREATORE era a conoscenza che in ITALIA, nella provincia di LECCE, nella città di GALATINA,  si sarebbe iniziato a parlare seriamente del DILUVIO UNIVERSALE come entità Vera che coinvolse nello stesso momento tutto il Mondo).
Allo stesso modo, lo sprofondamento di una così vasta superficie, Atlantide, ricca di monti alti, di fiumi e di immense e fitte foreste pluviali, ha lasciato  tracce Visibili di tale CATASTROFICO EVENTO.  Scrivendo questa pagina tutto quello che mi era chiaro e presente è diventato “LIMPIDO”:  Leonardo aveva già parlato di  questo cammino della Terra per dono, nel sito web www.vedereoltre.it  nelle sezioni “Diluvio disegni”, “Esplosioni terribili”, “Esplosioni terribili 2”, “Strane eruzioni” , “Tronchi  di alberi grandi”, “Sculture  tufi”, ”Cosa è uno”, “Diversi strati Gallipoli”,  e  tutto il resto scopritelo, (le pietre arrotondate dal continuo scorrere dell’acqua nei fiumi , ma i fiumi ora dove sono? Sprofondati con Atlantide e le sue meraviglie). Oggi giorno del SIGNORE 23 Agosto 2011, consapevole ringrazio il Direttore de “il Galatino” e tutto lo staff, perché  mi  ha regalato la gioia e l’opportunità di……….migliorarmi!
Permettetemi un’ultima affermazione:  anche su Atlantide vivevano le lumache di terra, le nostre lumache di terra di cui  siamo tanto ghiotti, (le così dette “cozze pinte”), le troviamo impastate e pietrificate vive, attraverso le immagini del sito web www.vedereoltre.it .  Grazie.
Un caro saluto a tutti.
Leonardo Marco Sedile   
e mail   leonardosedile@vedereoltre.it        
lettera inviata in data 30/8/2011
                           **** Il Direttore risponde ****
Egregio sig. Sedile,
io non posso seguirLa nei suoi ragionamenti, non sono preparato per approfondire argomenti che sono lontani anni luce dalla mia formazione. Le chiedo scusa, come chiedo scusa ai lettori se non sono in grado di aiutarLa nella ricerca di una verità che probabilmente non sarò mai in grado di scoprire. Non riesco a “vedere oltre”, e sicuramente è un mio limite. Lei continui nei suoi studi e negli approfondimenti, sono contento di averLe dato l’opportunità di migliorarsi e Le auguro di poter dimostrare scientificamente quanto sostiene.
                                 * Saluti *
 
                                                                                                                                                                r.m.
          Lettera al direttore           pubblicata il 15 luglio 2011 n° 13 de “il Galatino”
La storia degli uomini è piena di geni incompresi: parte seconda
Caro direttore, nel ringraziarLa pubblicamente per aver pubblicato la mia precedente lettera, Le confermo che neanch’io possiedo gli strumenti scientifici per affermare al cento per cento la mia teoria, ma quand’anche li avessi, bisognerebbe vedere se la società sarebbe predisposta ad accettarla.
Il CREATORE mi ha regalato gli OCCHI per VEDERE, il CUORE per AMARE, la MENTE per CAPIRE e RAGIONARE e l’AMATA TERRA come dolce SPOSA da scoprire e spogliare!
Le invio l’IMPRONTA dell’Uomo vissuto circa trentacinque milioni di anni fa: se nel frattempo l’IMPRONTA per un motivo qualsiasi verrà perduta, allora sarà l’umanità tutta ad aver perso la conoscenza della storia dell’Uomo.
IMPRONTA…:  non poteva essere altro che un’impronta a testimonianza della discendenza dell’UOMO dall’UOMO stesso.  Impronta risalente a circa trentacinque milioni di anni fa (vedi la parte dedicata a “La stanza aperta” oppure “Parti molli” sul sito www.vedereoltre.it ), secondo attenti ed accurati dati scientifici portati avanti dagli studiosi di Geologia e Geofisica.  Questa impronta annullerebbe fino a prova contraria la teoria di Darwin, secondo la quale l’origine dell’Uomo sarebbe avvenuta attraverso l’evoluzione della Scimmia e non per Creazione DIVINA. Questa impronta quindi silenziosamente stravolgerebbe tutti gli studi fatti fino ad oggi sulla nostra Amata Terra e sugli Esseri Viventi che la popolano, non solo, si metterebbero le basi veramente solide per iniziare a riscrivere il cammino dell’Amata Terra con tutto ciò che la popola, alla luce della sua natura divina.  All’inizio c’è l’idea, ma nel corso dei secoli il ciclo vitale si amplifica.
IMPRONTA…: se la nostra Amata Terra del Salento è terra emersa, come avrebbe fatto l’uomo a camminare sott’acqua e a lasciare lì la sua impronta, insieme a quella di animali con zoccolo spaccato ed altri animali?  Che in questo momento non sta a me identificare e definire. A me l’azione di vedere oltre e divulgare, all’uomo di scienza la decisione su quando e su come interessarsi all’azione stessa e metterla a disposizione dell’umanità intera.
IMPRONTA…:  essendo Terra non emersa  ed essendo avvenuta una esplosione-vomito, una grande quantità di magma ha ricoperto una determinata superficie, dando all’uomo l’opportunità di camminarci sopra insieme agli animali,  lasciando in questo modo la testimonianza della loro esistenza, che noi oggi possiamo vedere e apprezzare. Ora l’IMPRONTA vive su uno strapiombo sul mare: dove si trova l’avvallamento o la superficie che ha accolto l’esplosione-eruzione“? La risposta è “Sprofondata”,  come tutti quei territori che sprofondano per via delle eruzioni-vomito, generando nuovi territori per accumulo.
IMPRONTA…: se prendessimo in seria considerazione l’ipotesi che dopo il DILUVIO UNIVERSALE la terra, sotto la continua spinta dell’acqua che comprime la Crosta Terrestre sul  Nucleo, il quale a causa della sua natura ad alta temperatura rosicchia e fonde la roccia, è stata sottoposta a  continue metamorfosi causate da esplosioni terribili a noi sconosciute, (vedi la parte dedicata a  “esplosioni terribili” sul sito www.vedereoltre.it ) si arriverebbe alla conclusione che se da una parte enormi estensioni di territorio sprofondano, dall’altra altrettante emergono; questo rappresenta semplicemente il ciclo della vita: si  ricomincia ex-novo la dove qualcosa si è salvato.
Documentazione fotografica con didascalie sul sito web: www.vedereoltre.it
Leonardo Marco  Sedile   e mail leonardosedile@vedereoltre.it
*************************Il direttore risponde.
Egregio sig. Sedile,
pubblico questa sua seconda lettera, seppur con un mese di ritardo rispetto all’invio a causa della pubblicazione de “ il Titano”.
L’argomento che Lei affronta a me è sconosciuto, però sono in attesa (speranzosa) che la scienza possa provare quanto da Lei sostenuto.
Una sola annotazione. Se la sua tesi fosse vera, credo che in millenni di ricerche, anche filosofiche, l’Uomo avrebbe già asseverato o confermato tutto ciò.
La saluto
                                                                                                                                                                r.m.
LETTERA al DIRETTORE            Pubblicata il, 29 aprile 2011 n° 8 de “il GALATINO”
                                            La storia degli uomini è piena di geni incompresi
Egregio Direttore,
Le scrivo per raccontarLe una storia vera che, come tutte le storie che si rispettino, comincia con “C’era una volta”. Dunque, c’era una volta, tanti secoli or sono, un illustre sconosciuto di nome Galileo Galilei, considerato  dai suoi contemporanei, popolo di cultura e di fede,  un pazzo ed un eretico,  le cui teorie ed intuizioni, però, a distanza di centinaia di anni,  non solo sono state universalmente riconosciute ed accettate, ma hanno anche contribuito in alcuni casi a cambiare il corso della storia e della conoscenza tutta.
Ora, questa storia si è più volte ripetuta nel corso dei secoli, fino ad arrivare ai giorni nostri, dove il “pazzo” di turno vive in una cittadina del Salento, Galatina (LE), e risponde al nome di LEONARDO MARCO SEDILE, un uomo che, senza aver studiato o fatto ricerche, è in grado di affermare con assoluta certezza che il Diluvio Universale è un evento realmente accaduto. Tale affermazione è supportata dalla reale esistenza di reperti a noi sconosciuti fino ad oggi, oppure conosciuti ed identificati come il frutto di altre azioni geofisiche.
Leonardo nel corso di lunghe e serene passeggiate ha rivolto la sua totale attenzione alla sua amata terra, la quale, sentendosi tanto amata ed osservata, si è lasciata “spogliare” ingenuamente dei suoi “segreti”, quasi come fa un’innamorata con il suo primo amore. Tutto è stato chiaro e decifrabile fin da subito, come se i due, Leonardo e la sua terra, stessero aspettando da secoli il momento giusto per incontrarsi e finalmente questo è arrivato.
Né la scienza ufficiale né tantomeno la Chiesa, nella sua veste di istituzione millenaria, possono, o sarebbe meglio dire, vogliono accettare lezioni o suggerimenti su un argomento così importane da un pinco pallino qualsiasi, una persona semplice sprovvista sia di  titoli di studio eccellenti sia di titoli nobiliari,  perché ciò significherebbe mettere in seria discussione tutto quello di cui si è visto e parlato fino ad oggi.
Eppure per Leonardo dimostrare l’avvenuto Diluvio Universale, una realtà vera, è una cosa estremamente semplice: in un’alluvione, dopo la caduta di un’enorme quantità di pioggia, rimane il fango che, con la sua sedimentazione, copre e nasconde tutto; dopo la pioggia il fango si disintegra ritornando ad essere polvere e poi terra, ma il medesimo fango, compresso da milioni di tonnellate d’acqua, si trasforma in roccia, la roccia “marnosa”, ossia la nostra pietra leccese. Infatti, secondo Leonardo, la pietra leccese non si trova solo a Lecce, ma anche in Calabria, Basilicata e Sicilia, oltre che in altre parti del mondo, come nell’isola di Malta e di Gozo. Qualcuno, il Creatore, ha stabilito che la roccia marnosa fosse chiamata anche pietra leccese, perché solo in questo modo si poteva localizzare il Salento come l’epicentro dell’avvenuto Diluvio Universale.                                                                                                                                                                      Ora, a Lei, Egregio Direttore, e ai lettori tutti (se Lei riterrà opportuno pubblicare questa lettera), lascio immaginare quali e quanti  vantaggi sia storici che turistico-economici potrebbero  riversarsi sul nostro territorio se solo si avesse il coraggio di accettare questa mia teoria, anche e soprattutto dopo aver preso visione ed analizzato i relativi reperti.                                                                                                                       
Solo “accettando”, la storia di cui parlavo all’inizio, potrebbe cambiare il suo incipit e diventare “C’è oggi” e non più “C’era una volta”.
Per chi vuole saperne di più, è a disposizione il sito internet www.vedereoltre.it, con una vasta documentazione fotografica arricchita di didascalie.
Un caloroso saluto.
                                                                                                                                                                                      Leonardo Marco Sedile,                               e-mail:   leonardosedile@vedereoltre.it
                                                                      
 
*************************Il direttore risponde.
Caro sig.  Sedile,
quanto da Lei sostenuto va dimostrato scientificamente. Da parte mia non c’è nessuna volontà di confutare la Sua tesi. Anzi,da cattolico,vorrei tanto che fosse vera.
Io non ho conoscenze scientifiche appropriate in materia quanto da Lei sostenuto, per cui rimando a persone che hanno titolo.
Ho voluto pubblicare la Sua lettera anche perché questo giornale non ha preclusioni di nessun genere verso nessuno. Coloro che Lei definisce “pazzi” alcune volte hanno veramente sconvolto la storia del mondo e per questo nulla va lasciato al caso.
Auguri
                                                                                                                                                                                          r.m.
Lettere Al Direttore
Vedereoltre di LEONARDO MARCO SEDILE