Il MONDO 
Eventi 
Secondo Me 
Chi è Leonardo e come nasce “VEDEREOLTRE”:
Nasce così, quasi per caso, non avendo egli mai studiato nè  frequentato corsi specifici.
All’età di tre anni Leonardo scavava delle buche nella terra, poi versava dentro dell’acqua, quindi  aspettava che la terra bagnata asciugasse un po’, e dopo con un ramo si divertiva a disegnare sul fango molle: ora tutto quello che è stato scritto e fotografato nel sito web www.vedereoltre.it  non è merito di Leonardo, così come non lo è stato scavare buche, versare dell’acqua e poi disegnare sul fango. Egli rappresenta solo  il mezzo del quale il SIGNORE si è servito per manifestare cose a noi sconosciute. In uno dei tanti sogni scritti e inviati in Vaticano come testimonianza, Leonardo racconta che  il SIGNORE gli dice: “ritorna”: infatti tutte le volte che egli ha fatto delle serene passeggiate ed ha ‘visto’, è dovuto ritornare successivamente per ‘VEDERE’ meglio e per scattare altre foto. Se il SIGNORE avesse voluto far scrivere tutto ciò diecimila anni fa, noi ora lo studieremmo tranquillamente sui libri: invece la  grandezza DIVINA consiste nel fatto che ogni volta che l’uomo pensa di essere ad un passo dall’aver scoperto qualcosa, il SIGNORE puntualmente e silenziosamente sconvolge i suoi piani attraverso persone sconosciute e apparentemente ignoranti.  Buona lettura e buona visione.
Come nasce Leonardo
Nacqui così, come mi vedete oggi, ero solo un po’ più piccolo in modo tale da essere contenuto nel grembo materno.
Né la società, né la tecnologia, né tantomeno la cultura hanno mai intaccato il mio istinto primordiale, cioè quello di vedere, di capire il perché delle cose; forse anche in questo momento sto cercando di vedere oltre le parole per capire perché sono qui in mezzo a voi. Il mio interesse non è certo di natura economica, bensì nasce sia dall’amore per l’uomo inteso come entità appartenente al cosmo, a prescindere dalla sua nazionalità o cultura o colore della pelle, sia dall’amore per la mia amata terra, nella quale il mio corpo materiale si plasmerà nuovamente nel momento della ricongiunzione a Dio.
Vedere oltre è porsi all’età di tre anni una domanda che da allora mi accompagna costantemente, cioè guardando il cielo la sera chiedersi perché quei puntini luminosi non cadevano mai sulla terra;
Vedere oltre è all’età di sette anni, andando a scuola e sentendo parlare gli adulti per la strada, chiedersi come mai dicevano sempre le stesse cose, cambiando soltanto le parole;
Vedere oltre è capire il mondo sconosciuto in una pietra, la sua origine, la sua evoluzione, la sua collocazione, chi l’ha trasportata: una pietra è una pietra grande o piccola che sia, prima di essere pietra era terra o polvere, trasformatasi successivamente in roccia o crosta terrestre e successivamente ancora frantumatasi e posatasi in un determinato luogo fino a nuova collocazione. Dal 1996 ad oggi questo mio mondo invisibile ma reale  io sono riuscito a renderlo visibile anche ai vostri occhi, sempre che voi desideriate vederlo, scrivendo un libro sulla mia amata terra, sui cicli secolari della sua vita e sull’avvenuto Diluvio Universale;
Il mio vedere oltre mi ha portato a questa conclusione: in tutte le alluvioni l’enorme quantità d’acqua trascina vorticosamente con sé terra, pietre e tutto ciò che incontra sul suo cammino, e quanto più potente è la forza dell’acqua, tanto più la terra si scioglie diventando fango, in cui rimane imprigionato tutto il materiale trascinato. Questo fango, compressato per secoli dai milioni di metri cubi di acqua caduti, è diventato roccia, che custodisce dentro di sè il segreto dell’avvenuto Diluvio Universale, non solo parti di animali morti di allora, ma anche animali vivi (lumaca, pipistrello, passero, polipo, tronchi e molto altro ancora). Di questi reperti ne sono custode momentaneo fino a quando la Chiesa o la Scienza li chiederanno per visionarli, classificarli e successivamente renderli fruibili  all’uomo, magari in un museo di proprietà della Chiesa, perché il Diluvio Universale è stata opera di Dio e come tale va trasmessa nei secoli da parte della Chiesa. Questo mio vedere oltre chiaramente non coincide per il momento con il vedere della società, della cultura, della fede e della scienza ufficiale; il mio vedere oltre coinciderà con tutto ciò solo quando l’uomo lo vorrà accettare: se questo accadrà domani o tra cento o mille anni non mi è dato saperlo, però sono assolutamente sicuro che succederà, altrimenti perché sarei nato?
 
Per chi volesse approfondire l’argomento, il mio sito è il seguente:
www.vedereoltre.it
“La TRECCINA”
La treccina di Leonardo inizia a manifestarsi l’ultimo sabato del mese di luglio del 1996 alle ore 17,40 quando l’allora parrucchiere Luigi di Moncalieri in via Pastrengo, nell’accorciarmi la barba gli dissi: lasciami questo ciuffo che desidero farmi una treccina.  In un primo momento sia Leonardo e sia le persone che lo circondavano, ma soprattutto la moglie Francesca Paola,  pensavano che fosse un vezzo della fantasia dell’artista Leonardo,  inconsapevole, fiero ed orgoglioso,  portava con se la sua preziosa treccina,  era un vezzo ma dopo l’evento della prima domenica del mese di agosto del1997,  quando davanti ai suoi occhi si aprii il cielo e vide il “PARADISO”in Visione,  inizio a capire che la treccina era il mezzo per parlare del regno del PADRE NOSTRE;  DIO.
 
1° Messaggio:  
Per le festa della Santa Pasqua del 2000, rimasi a Moncalieri, mentre la mia famiglia ritorno al paese natio per festeggiare la Santa Pasqua, la sera del sabato Santo, mi recai nel Duomo di Torino per ascoltare la santa messa di resurrezione, arrivato al Duomo con larga anticipo, entrai per ammirare, nel frattempo iniziarono ad arrivare altre persone per assistere alla Santa Celebrazione di Resurrezione, mi sedetti al primo banco subito dopo l’ultimo banco che era stata posta una scritta: “Riservato”, nell’attesa arrivo un signore malvestito che si sedette davanti a me, cioè all’ultimo banco con la scritta “Riservato”, uno dei sacerdoti si avvicino al signore e sussurrandogli a bassa voce gli disse: “E’ Riservato”, il signore silenzioso si alzò e andò infondo alla navata del Duomo e poggiò le spalle al tamburo. Io fui infastidito da tale azione, dopo pochi minuti mi recai al confessionale è confessai l’accaduto riferendo che il fatto mi aveva messo in tensione, ritornato al posto, non era più libero perché nel frattempo il Duomo si riempiva sempre più anche al centro. Durante la celebrazione ed esattamente all’offertorio, mi inginocchiai pur trovandomi nel corridoio centrale in mezzo a tanti fedeli che erano in piedi, mentre ero inginocchiato una mano si poso sulla mia spalla sinistra ed una voce mi sussurro:  “Sei Degno è Fiero”, non mi voltai subito perché il momento di preghiera era intenso, mi voltai come mi fu possibile qualche attimo dopo, dell’uomo nessuna traccia, volevo dirgli grazie ma non lo vedevo più. SVANITO.
2° Messaggio: 
Leonardo viveva,  ed era residente nella città di Moncalieri (TO),  un giorno del mese di gennaio 2003, mentre passeggiava nella città di Nichelino (TO),  all’altezza del  ponte Sangone,  un  signore ben vestito, lo fermò mettendogli la mano quasi sul petto con il braccio teso e senza presentarsi gli chiese: “SAI CHI SI CRESCE LA TRECCIA COSI’?”, no caro fratello rispose Leonardo se me lo dici mi fai una cortesia,  ed il signore:  sono un Rabbino di Gerusalemme ed a Gerusalemme tutti coloro che si prendono cura delle Scritture Sacre usano crescere la treccia così e vanno sotto il nome dei “CUSTODI DELLE SCRITTURE SACRE” fine del dialogo,  il signor Rabbino di Gerusalemme senza salutare continuò per la sua strada e io pure.
Presa coscienza:
Leonardo di colpo aveva capito che il SIGNORE DIO gli aveva dato una carta d’identità,  valida per il REGNO SUO. Fiero ed Orgoglioso continuò la sua passeggiata dicendo in Cuor suo “Grazie DIO”. Da quel giorno la Treccina di Leonardo,  per Leonardo non è stata più un vezzo ma una porta aperta per il PARADISO di tutti coloro che vogliono CREDERE. Ora nel trasmettere la “REALTA’ VERA” cioè la possibilità di accedere alla vita ETERNA, Leonardo conclude dicendo:  QUANTE VOLTE CI SIAMO CHIESTI ED ABBIAMO DETTO, “NON HO MAI VISTO NESSUNO RITORNARE E TANTOMENO QUALCUNO CHE DICESSE IO HO VISTO”.   Ora Tu hai trovato qualcuno che dice “ho visto è sono testimone”  e dice “di aver visto il PARADISO come ora vede TE”,  a Te la scelta credere o non credere, ma non puoi più dire “non ho mai trovato nessuno che dicesse ho visto il PARADISO”.
Si apri il CIELO e vidi il paradiso in VISIONE.                                                                                                                                            Era la prima domenica del mese di agosto del 1997,  ore 14,00, mi trovavo nel parco della Palazzina di caccia di Stupinigi (TO), all’altezza della chiusa che serve per la deviazione dell’acqua,  ero  una ventina di metri indietro tra la chiusa e la Palazzina spostato verso Sud, avevo le braccia raccolte sul torace come quando sei certo dell’evento e assumi una posizione monumentale,  osservavo la catena montuosa,  non era la prima volta.  Ma oggi è un giorno speciale, mentre osservo l’orizzonte con la stessa intensità di osservazione, delle volte precedenti, cioè  quella di cogliere la più piccola sfumatura che si viene a creare con il passare dei giorni,  delle settimane e dei mesi,  dal mio Cuore nascono alcune parole che formulano una domanda,  più che domanda era un’affermazione: “SIGNORE io so che TU esisti come al di là delle Alpi esiste la Francia,  Parigi e la Torre Eiffel, ma io non riesco a vedere perché tra me e la Francia ci sono le Alpi, ma ammesso che le Alpi non ci fossero io non vedrei ugualmente Parigi e la Torre Eiffel per via della curvatura della TERRA.  In quello stesso momento,  nel cielo un puntino che inizio ad ingigantirsi,  assumendo la forma di un quadrato,  che si ingigantiva sempre di più  come una enorme finestra,  fino a far sparire tutto il cielo,  e man mano che la finestra si apriva,  al suon posto prendeva forma e vita un altro mondo,  un’enorme prato verde.  In questo enorme prato verde,  bambini che giocavano,   che correvano,  che cantavano e dove i bambini passavano l’erba si apriva e dopo che tutti i bambini erano passati l’erba ritornava nuovamente in piedi, quasi al centro spostato un po’ verso la sinistra dell’osservatore un Albero bello da ammirare,  quest’unico Albero dalla folta chioma tipo agrume,  apparentemente senza nessun frutto, ma quando mi avvicinai,  l’Albero era stracolmo di frutti,  ogni frutto aveva un sapore diverso secondo il gusto di chi lo mangiava.
1.Di questo momento realmente accaduto:  è testimone la signora Laura Strumia di Candiolo (TO),  che lo stesso giorno gli raccontavo l’avvenimento per telefono,  telefonata registrata su cassette per registrazioni  –C/60-  n° 20 cassette registrate per gioco e mai ascoltate,  sigillate dal fango dell’alluvione del 2000 avvenuto a Torino esattamente in str. Stupingi n°6/A 10024 Moncalieri (TO), (nel 2007 una cassetta a caso è stata lavata dai sedimenti che la imprigionavano,  ascoltata per alcuni secondi,  sentito il suono della voce perfetto,  riavvolto il nastro e conservata subito insieme alle  sue compagne.
2.Di questo momento realmente accaduto:  è testimone il dott. Rocco Commisso medico chirurgo, in qualità di esaminatore della medicina del lavoro presso l’azienda I.R.M. di Pianezza (TO),  da luglio 2000 a metà 2003 circa periodicamente sono stata esaminato presso tale struttura in qualità di operaio,  tra Leonardo e il dott. Commisso era nata un’amicizia che andava OLTRE il rapporto medico-paziente,  infatti ad ogni nostro incontro il dott. Commisso mi invitava a parlare dei miei “Sogni Veri” che il SIGNORE mi regalava.
Verso la fine dei nostri incontri periodici,  una forza dentro di me mi portò a chiedergli: “dottore ma Lei pensa che io sia pazzo?”  No rispose frettolosamente il dottore,  continuando,  io credo Leonardo che Tu non sai neanche cosa hai vissuto,  e cosa ho vissuto dottore? Caro Leonardo hai vissuto una VISIONE che pochi fortunati hanno la gioia di vivere,  Leonardo, dottore cosa è una visione?  Caro Leonardo lo sapevo che non sai cosa è una VISIONE e mi spiego cosa è una VISIONE e la gioia di viverla. (In quel periodo Leonardo era operaio Ebanista presso la ditta Giordano Allestimenti di Pianezzza –TO-).
Oggi 7/10/2011,ore 20,37 mi rendo conto e sono felice di quello che sto scrivendo perché con quest’azione divento reale testimone del PADRE e del suo regno che è nei cieli.       “Gesù dice chi sarà mio testimone sulla terra,  Io sarò suo testimone nel regno del PADRE Mio che è nei cieli”.
                                                    Grazie PADRE, Leonardo ti saluta ciao.
Visione
Vedereoltre di LEONARDO MARCO SEDILE